Bischöfliche Weingüter Trier

Bischöfliche Weingüter Trier è una tenuta che si trova nella regione tedesca della Mosella. Le sue origini sono antichissime. Nel lontano 1772 l’arcivescovo Wenceslaus di Sassonia creò il Bischöfliche Priesterseminar con il nome di "Seminarium Clementinum", che ancora a oggi costituisce un importante centro di formazione religioso della Diocesi di Treviri. Nel 1840 venne fondato il seminario episcopale Bischöfliches Konvikt, con una tenuta di 37 ettari, che comprendeva magnifici vigneti situati sulle sponde dei tre principali fiumi del territorio: Piesporter Goldtröpfchen e Avelsbacher sulla Mosella, Ayler Kupp sulla Saar, Eitelsbacher Marienholz e Kaseler Kehrnagel sul Ruwer. Nel 1851 venne creata la Fondazione della Hohe Domkirche che possedeva una tenuta di 27 ettari con 6 ettari coltivati nel pregiato terroir di Scharzhofberger, nella regione della Saar.

Dalla successiva fusione delle cantine, Bischöfliches Konvikt, Bischöfliches Priestersemi e Hohe Domkirche, nel 1966 è nata Bischöfliche Weingüter Trier, che è riconosciuta come una vera icona dei vini del territorio. Nella regione della Mosella, l’area di Badstube, con i suoi 50 ettari esposti a sud e sud-ovest e i terreni di argilla e ardesia, dona vini intensi e strutturati, ma sempre caratterizzati da una straordinaria eleganza e freschezza. Nella zona della Saar, i vigneti di Ayler Kupp si trovano su un ripido pendio di una collina con un’esposizione molto soleggiata rivolta a sud-ovest e producono dei vini molto fruttati, dagli aromi ricchi e intensi. Infine, nell’area del Ruwer i vigneti si trovano nei pressi del borgo di Eitelsbach, già vitato in epoca romana e poi coltivato dai monaci certosini. I terreni sono pietrosi, composti da ardesia e ricchi di minerali ferrosi.

Bischöfliche Weingüter Trier possiede un parco vigne di straordinario valore, che consente di proporre una gamma di vini di alta qualità, realizzati secondo le più antiche tradizioni del territorio. Oltre l’80% delle uve sono raccolte a mano in vigneti ripidi e non meccanizzabili. Oggi la tenuta può contare su una cantina su tre livelli, costruita verso la fine degli anni ’60 che copre una superficie di circa 30.000 metri quadrati. È attrezzata con vasche d’acciaio inox per le vinificazioni e con circa un migliaio di botti per gli affinamenti.